La Moschea Kalyan, Bukhara
La Moschea Kalyan (Kalon) è uno dei monumenti più importanti di Bukhara, risalente al XV secolo. Secondo i dati degli scavi archeologici, l’originaria Moschea Juma (Djuma) dei Karakhanidi fu distrutta da un incendio e smantellata, apparentemente al tempo dell’invasione mongola. Qualche tempo dopo fu ricostruita, ma questa moschea ricostruita non durò a lungo. Una nuova moschea fu costruita nel XV secolo, al tempo degli Shaybanidi, secondo le fonti scritte dell’epoca.
Sotto Amir Timur (Tamerlano), la costruzione di edifici monumentali era concentrata a Samarcanda e Shakhrisabz. Tuttavia, sotto il regno di Ulugh Beg (Ulugbek, Ulughbek), il potente clero di Bukhara promosse la costruzione di una nuova Moschea Juma sul sito di quella precedente. Le sue dimensioni sono solo leggermente inferiori a quelle della Bibi-Khanym, la moschea congregazionale di Amir Timur a Samarcanda. Tuttavia, la Moschea Juma di Bukhara non è decorata con la stessa ricchezza della Bibi-Khanym.
La pianta della Moschea Juma (nota come Moschea Kalyan) è tradizionale: un cortile rettangolare con una grande sala maksura sul lato ovest. Ogni asse del cortile è dotato di un grande ayvan, e il perimetro del cortile è circondato da gallerie con colonne e cupole (ci sono 208 colonne e 288 cupole). La maksura è quadrata e presenta nicchie profondamente incassate sull’asse trasversale e un mihrab sull’asse principale. La copertura a volta è tipica dell’inizio del XV secolo: un ottagono di pennacchi arcuati sostiene una cupola interna voltata, sormontata da una cupola esterna sferica blu poggiante su un tamburo. Questa struttura domina ancora oggi lo skyline di Bukhara.
La costruzione della moschea fu completata nel 1514 sotto la direzione di Ubaidullah-khan. I nuovi elementi comprendevano una facciata principale con peshtok al centro, gul-dasta (torri) e archi sulle pareti. Il decoro della moschea è sobrio, composto principalmente da piastrelle smaltate e mattoni che formano nodi, ed è concentrato soprattutto sulla facciata principale e sul mihrab. Interessante, tuttavia, è che dietro questa facciata, la ricerca archeologica ha rivelato un decoro precedente, composto da piastrelle esagonali e una bordura a mosaico. Questo decoro più antico è contrassegnato dal nome del maestro che lo realizzò, Bayazid Purani, e risale al XV secolo.