Kazakistan, sulla via della seta
Storia del Kazakistan nel periodo della Grande Via della Seta
Per secoli la Grande steppa kazaka ha accolto le carovane della Via della Seta nelle oasi delle sue città e dei suoi insediamenti.
Sul territorio del Kazakistan la Via della Seta partiva dai confini della Cina. I mercanti del Celeste Impero trasportavano seta, armi, medicine, riso, merci esotiche come le zanne attraverso le steppe kazake verso l'Occidente, verso l'Europa. I governatori delle steppe offrivano i loro servizi di sicurezza per le carovane commerciali; in cambio chiedevano una parte delle merci o del denaro. Fu così che nacquero i quitrents o tasse e i dazi doganali.
La linea principale della Via della Seta sul territorio del Kazakistan attraversava il sud del Paese; dal confine con la Cina le carovane commerciali passavano per le città di Sayram, Yassy, Otrar, Taraz e proseguivano verso l'Asia centrale, la Persia, il Caucaso e da lì verso l'Europa.
Il motivo per cui sono sorte tutte queste città è che i mercanti che viaggiavano attraverso le enormi steppe kazake facevano delle soste che si trasformavano in caravanserragli, i quali a loro volta crescevano in insediamenti che diventavano poi città.
Il percorso principale della Via della Seta nella regione attraversava Semirechye e il Kazakistan meridionale. La prima volta che questo settore entrò in funzione fu nella seconda metà del VI secolo, quando Semirechye e il Kazakistan meridionale divennero parte del Khaganato turco, l'enorme impero nomade che si estendeva dalla Corea al Mar Nero. Alla fine del VI secolo il khaganato si sciolse in turco orientale e turco occidentale. Semirechye divenne il centro del khaganato turco occidentale con la capitale nella città di Suyab. A Semirechye sorsero diverse nuove città, mentre nel sud del Kazakistan crebbero maggiormente le città costruite sulla Via della Seta o collegate ad essa da rapporti commerciali. Le più grandi erano Suyab, Taraz e Ispidzhab.
La Via della Seta attraverso Semirechye e il Kazakistan meridionale ha funzionato fino al XIV secolo, quando le guerre e i conflitti civili hanno distrutto la città. La sua ultima rinascita avvenne a metà del XIII secolo, quando il percorso fu utilizzato dalle ambasciate commerciali e diplomatiche che si spostavano a Korakorum, la capitale dell'Impero mongolo.